Chi è un enologo?
Un enologo è un esperto di enologia o la esercita; è un titolo riconosciuto ufficialmente dall'anno 1991. Cos'è l'enologia? L'enologia è la disciplina che studia la preparazione e conservazione dei vini, il modo di correggerne i difetti. SBOCCHI OCCUPAZIONALI: Addetto, dipendente, collaboratore o consulente, in forma singola o associata, di: - imprese ed aziende nella filiera vitivinicola - enti territoriali, pubblici o privati (amministrazione pubblica: amministrazione generale, economica e sociale) - associazioni settoriali nell'ambito delle coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura - industria, commercio all'ingrosso delle bevande e commercio al dettaglio in esercizi specializzati di prodotti alimentari e bevande - distribuzione alimentare - editoria e informazione tecnico scientifica in materia di vino - strutture alberghiere e della ristorazione - centri/enti di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali. |
L'enologo è una figura professionale piuttosto complessa, visto che ha a che fare con numerosi aspetti che riguardano il mondo del vino, un prodotto delicato, prezioso e molto importante per l’economia italiana e del nostro territorio.
Innanzitutto occorre chiarire che il titolo di Enologo si consegue con un diploma di scuola media superiore e un successivo corso di laurea in viticoltura ed enologia. Le differenze tra Enotecnico ed Enologo dal punto di vista pratico non sono così abissali. Dopo questa precisazione occorre chiarire di cosa si occupa l’enologo; in maniera molto semplice si può dire che l’enologo è colui che “fa il vino”, seguendo principalmente le fasi del processo di trasformazione, produzione ed affinamento del vino all’interno delle cantine. Che differenza passa tra l’enologo e il sommelier? La degustazione per l’enologo è una fase molto importante ma è soltanto uno dei tanti aspetti che deve conoscere per svolgere il proprio lavoro, mentre il Sommelier è, nella maggior parte dei casi, un semplice appassionato a cui piace assaggiare i vini in maniera non superficiale cercando di riconoscere le caratteristiche sensoriali del prodotto che sta degustando. Il sommelier nella maggior parte dei casi non conosce quello che sta dietro al bicchiere che ha in mano, visto che dei processi enologici e viticoli ha soltanto un’infarinatura approssimativa, manca dei numerosi anni di studi scolastici nella realtà vitivinicola raggiunge questo titolo mediante dei corsi settimanali della durata di 3 mesi all’anno per tre anni. Le nozioni trasmesse in questi corsi riguardano delle tecniche di degustazione messe a punto da una associazione specializzata che nulla hanno a che fare con l’analisi sensoriale insegnata nei corsi universitari, vera e propria scienza. |